Il 14 di Ottobre è scaduto il termine per la presentazione del rapporto biennale sull'uguaglianza di genere da parte delle PMI con più di 50 dipendenti. Si tratta di un obbligo relativo alla situazione interna del personale maschile e femminile, introdotto per la prima volta quest'anno.
OBBLIGO DI RAPPORTO BIENNALE
Le relazioni che le aziende pubbliche e private sono tenute a produrre riguardano la situazione del personale maschile e femminile in azienda, in materia di contratti, stipendi, formazione, promozioni, ecc.
Le azienda con meno di 50 dipendenti possono compilare il rapporto volontariamente.
Il datore di lavoro deve inoltre inviare copia della denuncia, unitamente alla ricevuta, alla rappresentanza sindacale dell'azienda. L'Ispettore Nazionale del Lavoro verifica l'autenticità delle segnalazioni e in caso di irregolarità o inesattezza le aziende rischiano sanzioni dai 1000 a 5000 euro.
Certificazione parità di genere
Con il finanziamento del PNRR, il Ministero delle Pari Opportunità ha avviato specifiche misure di sostegno per le PMI che intendono certificarsi. La certificazione attesta le politiche e le azioni specifiche intraprese dai datori di lavoro per colmare i divari di genere legati alle opportunità di crescita aziendale, alla pari retributiva, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
Il 24 Marzo, è stato siglato il documento con la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022. Ha l'obiettivo di avviare un percorso sistematico di cambiamento culturale nelle organizzazioni al fine di raggiungere una più equa parità di genere, superando la visione stereotipata dei ruoli, attivando i talenti femminili per stimolare la crescita economica e sociale del Paese agendo sui seguenti driver:
rispetto dei principi costituzionali di parità e uguaglianza
adozione di politiche e misure per favorire l'occupazione femminile - specie quella delle giovani donne e quella qualificata - e le imprese femminili, anche con incentivi per l'accesso al credito e al mercato ed agevolazioni fiscali;
adozione di misure che favoriscano l’effettiva parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro, tra cui: pari opportunità nell’accesso al lavoro, parità reddituale, pari accesso alle opportunità di carriera e di formazione, piena attuazione del congedo di paternità in linea con le migliori pratiche europee;
promozione di politiche di welfare a sostegno del “lavoro silenzioso” di chi si dedica alla cura della famiglia, nel rispetto dell’art. 3.1 della Costituzione (uguaglianza formale);
adozione di misure specifiche a favore delle pari opportunità, in linea con quanto stabilito dall’art. 3.2 della Costituzione (uguaglianza sostanziale)
Affinché le azioni di "parità di genere" siano efficaci, la prassi di riferimento definisce una serie di indicatori percorribili, pertinenti e confrontabili e in grado di guidare il cambiamento e di rappresentare il continuo miglioramento.
Termini e scadenze
Sarà possibile compilare e inviare la domanda, in modalità telematica, attraverso il portale servizi.lavoro.gov.it, la scadenza sarà il 30 Aprile ogni due anni.
Ci rendiamo disponibili a supportarvi nella preparazione della relazione e dei KPI, per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!
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